Il vicepremier Matteo Salvini apre al ritorno al Viminale, ma Antonio Tajani frena le ipotesi e difende l’attuale ministro Piantedosi.
Non solo i dazi tengono sveglio Antonio Tajani, ma ora anche Matteo Salvini e la poltrona del Viminale. Durante il Consiglio Affari esteri formato Commercio a Lussemburgo, il ministro degli Esteri ha frenato le voci su un possibile cambio al Ministero dell’Interno, confermando pieno appoggio a Matteo Piantedosi. Ecco cosa ha detto.

La proposta di Matteo Salvini
Nel corso del congresso della Lega, come riportato da Agenzianova.com, Matteo Salvini ha definito Matteo Piantedosi “un amico ed ottimo ministro. È stata una persona leale, di fiducia, di parola“. Il leader della Lega ha anche affermato: “Questo è un congresso di partito, i partiti fanno politica, ed è mio dovere ascoltare quello che il mio partito mi chiede. E quindi sapendo che Matteo è e sarà un amico e un grande uomo di Stato, di quello che mi avete chiesto, ne parlerò sia con lui che con Giorgia Meloni“.
La replica di Antonio Tajani
Non è la prima volta che Matteo Salvini mostra interesse per un ritorno al Viminale. Basta tornare allo scorso dicembre, aggiunge Agenzianova.com, dopo l’assoluzione nel processo Open Arms. “Al Viminale c’e’ Piantedosi, un amico, un fratello. Non corro per sostituirlo, ma sicuramente quest’assoluzione e’ un riconoscimento che ho fatto il mio dovere e mi ripaga di tante amarezze“, aveva dichiarato.
In merito a ciò il ministro Antonio Tajani, riporta l’Ansa, ha voluto esprimere pubblicamente il proprio apprezzamento per l’operato del ministro dell’Interno. “Io ho grande considerazione del ministro Piantedosi, sta lavorando benissimo“, ha dichiarato ai giornalisti a margine del Consiglio Ue Commercio tenutosi in Lussemburgo. Con queste parole, il ministro degli Esteri ha inteso rafforzare la posizione dell’attuale titolare del Viminale, allontanando l’idea di un suo imminente rimpiazzo.